Spesso, nel corso della lezione oppure al cambio d’ora uscendo dalla classe, ci sono alunni che chiedono - con queste come con altre espressioni o più semplicemente con uno sguardo più che eloquente - di poter parlare un po’ di sé con un docente, senza che i compagni di classe né altri ascoltino.
L’insegnante infatti, nonostante le varie e innegabili criticità che l’Istituzione Scuola sta attraversando - non ultima la mancanza da parte degli alunni di un pieno riconoscimento del ruolo dell’adulto e quindi anche del docente - rappresenta un punto di riferimento molto importante per i ragazzi, che lo percepiscono da sempre e ancora come una guida.
Vale la pena, a tal proposito, soffermarsi sul “privilegio”, in qualità di educatori - perché tali sono gli uni e gli altri - che i docenti hanno rispetto ai genitori nel mettere in atto azioni formative. Maggiore distacco emotivo, meno coinvolgimento, quindi più possibilità di “spostarsi” nel “qui ed ora” dell’alunno, senza che disorientamento e senso di impotenza mettano a rischio lucidità ed efficacia nell’affiancamento. Lo stesso suggerimento - oggettivamente il migliore, se mai di oggettività si può parlare - che diamo in qualità di docenti, forse da genitori non riusciremmo mai a proporlo, appunto per la poca, assolutamente inevitabile e fisiologica, distanza “emotiva” dai nostri figli.
Abbiamo dunque pensato di organizzare e proporre anche quest’anno, da venerdì 01.12.2023, uno sportello di ascolto svolto da alcuni docenti, indirizzato a tutti gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado, al quale i ragazzi possono accedere solo previa autorizzazione dei genitori (https://docs.google.com/document/d/1YZQBPJEkJEP-xtiAfKiuAP0N6XpPh9Khlj10XaviTx4/edit ).
Sia la liberatoria che eventuali richieste di accesso allo sportello e/o più generiche informazioni su tale servizio vanno inviate alla prof.ssa Silvia Enei all’indirizzo silvia.enei@comprensivoleonardo.edu.it