Torneo di sitting volley: lo sport che unisce tutti.
“Il concetto di “normalità” non esiste realmente perché ognuno di noi è un individuo unico e diverso dall’altro; basta liberarsi dalla paura di ciò che non si conosce, del diverso.”
Queste sono le parole di un’alunna di classe terza in occasione del torneo di sitting volley che ha avuto luogo nella palestra della Leonardo Da Vinci. Pensieri che nascono da una serie di attività scolastiche incentrate sul concetto di unicità individuale e sui tanti tipi di diversità possibili tra le persone. “Diversità” che non deve significare “diseguaglianza” dovuta agli ostacoli oggettivi che i disabili incontrano ogni giorno. Impedimenti che possono e devono essere superati perché tutti possano avere le stesse opportunità, senza esclusione e discriminazione.
Hanno partecipato: Luca Vallasciani, atleta della Nazionale Paralimpica di sitting volley e Federico Orsini, giocatore di sitting volley della scuola di pallavolo fermana. Questa pratica sportiva che si svolge seduti a terra, con la rete bassa e il campo più piccolo, adatta il gioco del volley alle persone con disabilità. Ancora una volta emerge l’importanza dello sport come terreno di socializzazione e luogo di crescita e confronto con gli altri.