IL BAMBINO CHE GUARDAVA LE RONDINI
Il filo conduttore è stata la promozione del piacere della lettura nei ragazzi, attraverso la scoperta del libro proposto (“Il bambino che guardava le rondini”, di V. Carfi e A. Gentili), fatta in maniera laboratoriale con risvolti musicali e teatrali.
Gli alunni, in ogni incontro, si sono messi in gioco insieme alle insegnanti e alle due artiste leggendo ad alta voce e analizzando alcune sezioni della storia.
I temi affrontati sono stati vissuti dai bambini con il corpo e con il loro vissuto, ponendo l’attenzione su come si sentivano e sulle emozioni che provavano.
Per l’area musicale, curata dall’esperta Coccia, le dinamiche musicali così come le cadenze di intonazione verbale, la scansione metrica e gli andamenti di lettura sono stati il fulcro centrale delle lezioni.
Fondamentale è stato l’uso del corpo come metronomo musicale per “sentire” e poi poter “percepire” il ritmo di lettura e farlo divenire parte integrante della propria deambulazione. Il contesto del coro, l’alternanza delle voci e la loro sincronia hanno chiuso le lezioni come momenti conclusivi di ascolto del proprio e altrui suono, utile a favorire la lettura corale come momento di inclusività attraverso la scansione metrica del testo.
Per l’area teatrale, curata dall’esperta Lemme, attraverso lo strumento Teatro, si è veicolato l’avvicinamento alla lettura, stimolandone un nuovo o latente piacere, facendo fare esperienza agli alunni di ciò che il libro scelto proponeva nella storia e negli argomenti trattati. Attraverso gli esercizi teatrali (training) gli alunni hanno scoperto e vissuto la storia attraverso il corpo, l’anima e la voce: strumenti indispensabili per interpretare qualsiasi racconto.
Il progetto si è concluso il 13/01/2024 con una lezione aperta a cui hanno partecipato con entusiasmo, oltre agli alunni di classe 5A della scuola primaria San Claudio, anche i loro genitori. Adulti e bambini hanno lavorato insieme seguendo le indicazioni delle esperte e vivendo un bellissimo momento all’insegna della condivisione e dell’allegria.
Il progetto, per concludere, si è rivelato valido e altamente inclusivo: tutti gli alunni della classe hanno partecipato, insieme alle loro insegnanti e con la guida delle esperte, attivamente e con entusiasmo alle attività proposte divertendosi, mettendosi in gioco ed esprimendo ognuno le proprie potenzialità.
Si sono riscontrati effetti positivi, oltre che nella promozione del piacere della lettura, anche nella sicurezza, l’autostima, l’accoglienza reciproca e lo spirito di gruppo.